Lavora con partita IVA il 71% dei T/I. Le
risposte a questa domanda sono state 528 in tutto. Tenendo conto che
in 124 (su un totale di 670) lavorano all'estero e che 61 sono i
traduttori puramente editoriali che pertanto non necessitano di P.IVA,
possiamo affermare che praticamente la totalità dei traduttori e degli
interpreti che ha risposto al sondaggio "è in regola" [Tav. 8].